L’isola dei cassintegrati, nata per dar voce alle diverse forme di protesta che inondano il Belpaese, segue da vicino la lotta delle lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo. Un popolo di artisti, tecnici, operatori, stabili, precari e intermittenti che protestano contro i tagli alla Cultura. Siamo sempre a Roma, occupanti anche noi del Teatro Valle Occupato.
3 agosto ore 17, sotto Montecitorio i 35 gradi si fanno sentire. Dopo le fatiche invernali per spostare capitali pubblici nelle tasche di pochi meritevoli proviamo grande dispiacere nel vedere questa classe politica ancora sul posto di lavoro. Le vacanze e i pellegrinaggi non si negano a nessuno, tantomeno a chi ha aperto la strada a speculatori che giocano con il debito pubblico italiano, a chi ha approvato una manovra finanziaria che taglia del tutto il welfare state e distrugge la cultura.
Ma possiamo stare tranquilli: i telegiornali ci parlano di gelati e meduse, di mete turistiche e spiagge bianche… mentre pochi politici volenterosi si offrono generosamente per preparare il governo tecnico. Né di destra né di sinistra, solo tanti statisti ed esperti pronti a gestire la crisi a danno di molti e i profitti a favore di pochi. Eccolo il solito spettacolo estivo che va in scena a Montecitorio ma noi del Teatro Valle Occupato quest’anno chiudiamo il sipario. Per aprirne un altro al teatro Valle, laboratorio politico ed artistico aperto a lotte e cittadinanza che non conosce vacanza, per mettere in scena un’altra idea della realtà contemporanea: il risveglio culturale e civile che ci auguriamo si propaghi in ogni città e spazzi via la logica individualista, l’indifferenza alla vita politica, gli immobilismi, le ipocrisie, l’omertà, il clientelismo, la corruzione che hanno trasformato questo Paese in un grottesco varietà di terz’ordine.
di Redazione
(03 agosto 2011)